Complicità
ETIMOLOGIA: derivato di complice, dal latino complex, che ha la stessa radice di plectere (intrecciare) e plicare (piegare).
Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando piano,
forse nemmeno una parola.
Walt Whitman
“Fin da quando son nato” – disse Florentino Ariza – non ho detto una sola cosa che non sia sul serio”.
Il capitano guardò Fermina Daza e vide sulle sue ciglia i primi fulgori di una brina invernale.
Poi guardò Florentino Ariza, la sua padronanza invincibile, il suo amore impavido, e lo turbò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti.
“E fino a quando crede che possiamo continuare con questo andirivieni del cazzo?” gli domandò.
Florentino Ariza aveva la risposta pronta da cinquantatré anni sette mesi e undici giorni, notti comprese. “Per tutta la vita”.
La foto in bianco e nero dei due anziani con il cane, di spalle, ha rievocato, in me, queste parole, queste sensazioni, queste atmosfere.
Immagini e abbinamenti, ispirazioni, rievocazioni…
Facciamo una riflessione: le immagini che percepiamo corrispondono sempre alla realtà delle cose? E’ giusto porsi questo quesito, in quanto la percezione rappresenta sempre una lettura interpretativa di quanto vediamo e viviamo. La percezione va oltre il semplice e naturale utilizzo dei nostri cinque sensi, l’uomo non è mai un osservatore oggettivo e neutrale. Secondo le teorie della psicologia della Gestalt, la percezione consisterebbe in un “processo mentale attivo nel quale le sensazioni vengono integrate con idee, ricordi ed emozioni che fanno parte della nostra storia personale”. L’elemento fondamentale è proprio la nostra vita, quella che ci portiamo dentro in forma di vissuto, bagaglio personale, le attività che amiamo fare, la musica che ascoltiamo, i nostri molteplici interessi e le sfumature della nostra personalità. La nostra vita diventa il vero filtro per interpretare quello che vediamo fuori.
Questo rende l’esercizio della Fotografia un modo veramente personale di esprimersi, proprio perché in ogni Fotografia mettiamo noi stessi, così come in ogni lettura e interpretazione della realtà.
Il significato di questa parola si snoda in due sensi diversi, pur se strettamente collegati.